Parco Nazionale della Majella e ANAS insieme per inserire misure di mitigazione nel nuovo progetto della SS5
30 Gennaio 2020Partito il monitoraggio del Fratino
6 Maggio 2020Studio di Road Ecology nel Parco Regionale Sirente Velino
Comunicato stampa del Parco Regionale Sirente Velino
Gli incidenti tra veicoli e fauna selvatica rappresentano un problema sia di sicurezza stradale che di conservazione della biodiversità. In Italia questo fenomeno sta raggiungendo una notevole dimensione e le zone interne e le aree protette ne sono particolarmente interessate, come dimostrano i numerosi fatti di cronaca legati ad incidenti stradali e passaggio di animali nell’Abruzzo interno.
Il Parco Naturale Regionale Sirente Velino ha dimostrato molta sensibilità al tema: è stata una delle prime aree protette abruzzesi a realizzare interventi volti a ridurre gli incidenti con fauna selvatica, oltre 10 anni fa.
Nel 2019 il Parco ha realizzato un nuovo studio con l’obiettivo di individuare i tratti a maggior rischio di incidente con fauna nel territorio dell’area protetta e alla proposta di misure di mitigazione volte a limitare tale rischio. Lo studio, dal titolo Road Ecology nel Parco Naturale Regionale Sirente Velino. Analisi della mortalità faunistica stradale e proposta di misure di mitigazione, è stato redatto da Mauro Fabrizio, esperto di ecologia stradale, con il Commissario Igino Chiuchiarelli-responsabile del progetto e la collaborazione di Leucio Angelosante, Paola Morini e Ludovico Frate.
Come prima cosa sono stati analizzati i siti di investimento della fauna selvatica con lo scopo di mettere in luce i fattori ambientali e le peculiarità dei tracciati che ricorrono in modo statisticamente significativo. Grazie a tale analisi è stata elaborata una carta del rischio e sono stati individuati i tratti stradali più pericolosi e sui quali è prioritario intervenire.
In una seconda fase sono stati proposti interventi di mitigazione degli impatti negati delle strade sulla fauna selvatica. Nella progettazione di tali interventi è possibile perseguire due obiettivi: il primo consiste nel dare la precedenza alla mobilità antropica impedendo l’accesso del tracciato viario alla fauna selvatica, il secondo nel dare priorità agli spostamenti faunistici, non impedendo agli animali di varcare “l’ostacolo strada” ma prevedendo la messa in sicurezza della stessa attraverso specifici dispositivi e progetti.
Nel Progetto del Parco tali obiettivi sono stati integrati e sono state selezionate misure rivolte sia agli automobilisti che alla fauna selvatica. In particolare verranno realizzate le seguenti misure di mitigazione:
• Installazione di dissuasori ottici riflettenti e acustici
• Installazione di segnaletica stradale
• Installazione di reti ad invito in prossimità dei sottopassi
• Riqualificazione ambientale in corrispondenza dei viadotti
• Manutenzione del bordo stradale
Complessivamente verranno installati:
• 138 km di dissuasori luminosi
• 6 km di dissuasori acustici
• 500 m di recinzioni
• 44 cartelli stradali di pericolo passaggio fauna selvatica
• 4 pannelli luminosi che si attivano quando le auto superano il limite di velocità
Parallelamente alla posa in opera del suddetto materiale, saranno effettuati lavori di manutenzione mirati a ridurre il rischio di incidenti. Verranno infatti ripuliti 16 sottopassi ritenuti adatti al passaggio faunistico, in modo da favorirne la fruizione degli animali per l’attraversamento delle infrastrutture e verrà effettuata la ripulitura dei bordi stradali 2 volte l’anno, per agevolare la visuale sia degli automobilisti in transito che degli animali in attraversamento. Il costo complessivo degli interventi di mitigazione è pari a € 110.000 per questa prima fase.