Orso bruno marsicano nel Parco del Gran Sasso e Monti della Laga
Una prima riflessione su una notizia di importanza storica per la specie
La notizia, lanciata da diverse testate giornalistica, è l'avvistamento, certificato da foto e video, di un orso a Villa Celiera, zona Voltigno, nel Parco Nazionale Gran Sasso e Monti della Laga.
Tale avvistamento è una splendida notizia perché certifica ancora una volta che la specie è in forte espansione. Sicuramente ci sono persone che diranno “ma c’è sempre stato”, “mio nonno lo ha visto 20 anni fa”, “io avevo trovato le sue impronte nel 1988”, ecc., ma la verità è che non esiste una foto o un video di Orso nel Parco precedente a quella fatta sul Voltigno così come, da quello che so io, sono pochissimi i segni di presenza rinvenuti dei quali solo uno verificato.
Inoltre, ed è la cosa in cui credo maggiormente, la presenza dell’orso nel Parco Gran Sasso conferma che la gestione delle aree protette, per quanto piena di contraddizioni, funziona. Chiaramente mi riferisco alla conservazione della natura, altre tipologie di gestione delle aree protette, sinceramente, mi interessano poco.
Negare questa cosa vuol dire essere in malafede, perché 40 anni fa in questi luoghi non c’erano caprioli, lupi, cervi, figuriamoci orsi. Questo solo per parlare di grandi mammiferi.
Per me che studio le reti ecologiche e la connettività da tanti anni questa notizia è l’ennesimo stimolo a cercare di capire come si muovono gli animali al di fuori delle aree protette. Va detto che mentre Parchi e Riserve hanno realizzato molti studi e investito in azioni gestionali, all’esterno ben poco si è fatto, pertanto il fatto che un orso si muova così tanto nei nostri territori è legato alla sua buona volontà piuttosto che ad azioni dirette volte a migliorare la connettività.
Speriamo che questa osservazione stimoli la costruzione della Rete Ecologica regionale.
A questo punto in bocca al lupo agli amici del Parco, l’arrivo di un orso porta con sé tante contraddizioni, tanti aspetti positivi ma anche un po’ di guai.
Foto: sito ANSA